Progettazione 2021/2022
“I mestiri del mio Paese”
I MESTIERI DEL MIO PAESE
La programmazione educativa didattica 2021/2022 intitolata “I mestieri del mio paese” vuole portare i bambini alla conoscenza di alcuni mestieri. Conoscere i mestieri significa avere la percezione dell’attualità, di ciò che si muove attorno a noi. Nel caso dei bambini significa scoprire cosa fanno i grandi quando, portandoli a scuola, li rassicurano dicendo: “ci vediamo dopo, tu gioca io vado al lavoro!”. Quante volte li sentiamo parlare in merito ai loro sogni “da grande voglio fare…” Il bambino è affascinato dal mondo adulto ed è nei suoi giochi spontanei che riveste i panni dei “grandi” identificandosi nei mestieri da loro svolti perché, di solito, sono riscontrabili nella realtà e sono più facilmente comprensibili. È proprio nel gioco simbolico che il bambino costituisce una propria metodologia in quanto, nei suoi giochi spontanei, nel suo “facciamo finta che io sono…”, proietta i suoi bisogni, la sua “visione/percezione” del mondo adulto, le sue attese. Il gioco simbolico favorisce la maturazione affettiva del bambino, ma è anche importante come sede di maturazione sociale, luogo di rinforzo per i legami nel gruppo e sostegno alle comunicazioni.
Attraverso il gioco, il bambino incomincia a comprendere come funzionano le cose: Il gioco è significativo per lo sviluppo intellettivo del bambino, perché il bimbo, quando gioca, sorprende sè stesso e nella sorpresa acquisisce nuove modalità per entrare in relazione con il mondo esterno. Si condurranno i bambini a fare esperienza di alcuni lavori che ci stanno accanto, sfruttando le risorse del territorio circostante. Attraverso l’esperienza diretta e concreta il bambino accumulerà una serie di dati, che elaborerà e gli permetteranno di crescere gradualmente in autonomia.
Tutto avrà inizio con l’arrivo di un pacco molto speciale dotato di… gambe e braccia. Il contenuto ci sorprenderà e ci porterà alla conoscenza del mestiere di chi….insegna. Poi nei mesi successivi con l’ausilio di attrezzi ,uscite sul territorio e presenza di addetti ai lavori conosceremo il mestiere di chi…vende: fruttivendolo, commesso; di chi…cucina: cuoca, panettiere; di chi…aggiusta: sarto, muratore, idraulico, parrucchiere; di chi…cura: pediatra, veterinario, dentista; di chi…organizza: segretaria, presidente, sindaco; di chi…protegge: poliziotto, vigile urbano, protezione civile; di chi…fa sport: calciatore, ballerina, nuotatore.
TRAGUARDI DI SVILUPPO
Sviluppare il senso dell’identità personale, la consapevolezza delle proprie esigenze e delle proprie emozioni.
Far vivere ai bambini esperienze ludico-formative per esprimere sè stessi rafforzando la fiducia nelle proprie capacità espressive.
Rielaborare e riprodurre con vari mezzi espressivi i contenuti narrati e le esperienze condivise;
Saper esprimere il proprio parere, anche diverso, nel gruppo.
Sviluppare padronanza della lingua italiana, arricchire e precisare il proprio lessico;
Individuare caratteristiche e “ambienti di vita” di persone.;
Essere curioso, porre domande, confrontare ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni;
OBIETTIVI
Memorizza canti e filastrocche;
Saper leggere immagini e sequenze relative ai mestieri
Raggruppare e riordinare secondo criteri diversi.
Saper collocare in sequenza temporale gli eventi dei racconti.
Conoscere i mestieri attraverso narrazioni, giochi di simulazione e canti.
Denominare correttamente i mestieri.
Riconoscere quali elementi sono caratteristici di quel particolare mestiere.
Imparare a conoscere e riconoscere le emozioni suscitate dalla conoscenza ed esperienza dei vari mestieri.
Acquisire una maggior capacità lessicale attraverso l’interpretazione del mestiere conosciuto.
Rivivere in forma di gioco simbolico le esperienze vissute.
Colloca correttamente nello spazio sè stesso, oggetti, persone, fatti ed esperienze riferite ad eventi del passato e della vita quotidiana.
METODOLOGIA
Elementi, per noi fondamentali della metodologia nella scuola dell’infanzia:
• La progettazione, l’organizzazione e la valorizzazione degli spazi e dei materiali: ogni contesto di gioco, di relazione, di emozione e di apprendimento è stato pensato in modo da favorire il benessere del bambino, le sue relazioni, le sue scoperte, le sue conoscenze.
• La valorizzazione della vita di relazione: la dimensione affettiva è essenziale nei processi di crescita: l’affetto, il rispetto, la serenità, l’allegria, lo scambio, l’ascolto, l’aiuto sono componenti essenziali per diventare dei buoni adulti e dei cittadini del mondo.
• La valorizzazione del gioco: risorsa privilegiata di apprendimento e relazioni.
Il gioco, nelle dimensioni simbolico, strutturato e cognitivo, è uno strumento per lo sviluppo del bambino, attraverso il quale egli sperimenta, esprime la sua creatività, acquisisce le prime regole sociali e morali, regola le sue emozioni e, attraverso il rapporto con gli altri bambini, manifesta bisogni, desideri e sentimenti.
• La progettazione aperta e flessibile: essa deve partire dal bambino e rispettare la sua soggettività disponendo una serie di interventi funzionali e individualizzati per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
• La ricerca/azione e l’esplorazione: sono leve indispensabili per favorire la curiosità, la costruzione, la verifica delle ipotesi e la formazione di abilità di tipo scientifico.
• Il dialogo continuo: è utile per un confronto, uno scambio, un arricchimento reciproco, per stimolare la discussione e per rendere il bambino sempre coprotagonista del suo crescere.
• La mediazione didattica: sviluppa nei bimbi le capacità metacognitive, cioè la capacità di impadronirsi delle abilità.
• L’utilizzo del problem-solving: problematizza la realtà per arrivare a nuove conoscenze, attraverso la formulazione e la verifica di ipotesi che portino alla risoluzione dei problemi di partenza.
• Il lavoro di gruppo e le attività laboratoriali: consentono percorsi esplorativi dove si uniscono i saperi disciplinari a quelli di ricerca.
• Le uscite, le gite e le esperienze al di fuori della scuola: permettono che “il fuori” della scuola diventi palestra di vita e si conoscano le regole che sovrastano ad ogni ambiente.
• I rapporti con il territorio: fanno sì che ogni risorsa venga sfruttata al fine dell’incremento delle conoscenze.
•L’osservazione sistematica dei bambini: le insegnanti osservano le dinamiche, i comportamenti e le esigenze dei bambini al fine di riorganizzare, attraverso progetti, l’intervento educativo.
• La documentazione del loro lavoro: permette ai bimbi di conservare la memoria di esperienze vissute e di riflettere sul loro operato, sulle loro conquiste.